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Agostinho Neto – Pausa

Agostinho Neto
Angola

Pausa

C’è quest’angoscia di essere umano
quando i rettili si trincerano nel pantano
e i vermi si preparano a divorare una bella creatura
in orge indecorose di crudeltà.

C’è quest’allegria di essere umano
quando forte e dolcissima l’alba avanza
sulla sonora ubriachezza del canto della terra
che impaurisce vermi e rettili.

E tra l’angoscia e l’allegria
una trebbia immensa dal Niger al Capo
marimbe e braccia tamburi e braccia canzoni e braccia
accordano il canto inaugurale dell’Africa.

Agostino Neto – Sinfonia

Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo.
Molti miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca.
Ci sono fiori dai colori diversi ed ognuno di essi é bello.
Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini,
di ogni colore, vadano d’accordo e lavorino insieme,
senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio volere.
Tatanga Mani

Sinfonia
Agostino Neto
Poeta Angolano

La scoppiettante melodia delle palme
Lambiti dalla furia delle fiamme

Colore
Rantolo
Angoscia

E la musica degli uomini
Lambiti dal fuoco di battaglie senza gloria

Sorrisi
Dolore
Angoscia

E la gloriosa lotta del popolo

La musica
Che canta nell’ anima mia.

 

Agostino Neto – Presa di coscienza

Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo.
Molti miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca.
Ci sono fiori dai colori diversi ed ognuno di essi é bello.
Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini,
di ogni colore, vadano d’accordo e lavorino insieme,
senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio volere.
Tatanga Mani

Presa di Coscienza
Agostino Neto
Poeta Angolano

La paura nell’ aria
Ad ogni angolo di strada
Le sentinelle dallo sguardo incendiario vegliano
In ogni casa
Ci si affretta a cambiare le serrature delle Porte
Ed in ogni coscienza
Ribolle la paura di ascoltarsi

La storia nuovamente si ripete
La paura nell’aria!
Succede che io
umile creatura
ancora più umile nella mia pelle nera
Rimescoli l’Africa
dentro di me
Ad occhi asciutti.

 

Agostino Neto – Il massacro di San Tomè

Sono venuto al mondo con la pelle color bronzo.
Molti miei amici sono nati con la pelle gialla, nera o bianca.
Ci sono fiori dai colori diversi ed ognuno di essi é bello.
Io spero che i miei figli vivano in un mondo in cui tutti gli uomini,
di ogni colore, vadano d’accordo e lavorino insieme,
senza che la maggioranza cerchi di uniformare gli altri al proprio volere.
Tatanga Mani
 

Il massacro di San Tomè
Agostino NetoAgostino Neto
Poeta Angolano

È successo quando l’Atlantico
restituiva i cadaveri
ora dopo ora
Avvolti nei fiori bianchi delle onde
e nell’ odio incontrollato delle fiere
per il sangue rappreso della morte

Le spiagge si riempivano di corvi e di sciacalli
voracemente affamati di carni a brandelli
Sulla sabbia
Della terra bruciata dal terrore di secoli
in catene
Il paese che si diceva verde
Quel paese che i bambini chiamano ancora verde speranza

È successo quando i corpi s’imbevevano nel mare
di vergogna e di sale
Nelle acque sanguinanti di desideri
E di debolezza

fu allora che, negli occhi infocati,
ora il sangue,
ora la vita, ora la morte
Abbiamo trionfalmente sepolto i nostri morti
E sulle tombe
Abbiamo reso onore al sacrificio degli uomini

Per l’amore
Per l’armonia
Per la nostra libertà
Anche davanti alla morte ora per ora
Nelle acque insanguinate
Anche nelle piccole sconfitte
subite per la vittoria
Per noi la verde terra di SAN TOME
Sarà anche l’Isola dell’amore.