All’addiaccio

la vecchia Menzogna:
Dulce et decorum est
Pro patria mori.

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Wilfred Owen

All’ addiaccio
Ci duole il cervello, sotto i gelidi venti d’oriente che
accoltellano senza pietà…
Esausti, restiamo svegli perché la notte è silenziosa…
Razzi bassi cadenti confondono il nostro ricordo del saliente…
Preoccupate dal silenzio, le sentinelle bisbigliano, curiose, nervose,
Ma non succede niente.
Vigilando, udiamo raffiche impazzite dare strattoni al
filo spinato, come se tra quei rovi si dibattessero uomini in agonia.
Verso nord, rintrona senza tregua la guizzante artiglieria,
lontano, come l’eco attutita di un’altra guerra.
Che stiamo a fare qui?
Spunta il lancinante tormento dell’alba…
Sappiamo solo che la guerra dura, la pioggia inzuppa e
le nubi calano tempestose.
L’alba che ammassa ad oriente il suo esercito malinconico .
ritorna schierata all’attacco di grigie schiere tremanti,
ma non succede niente.
Improvvisi nugoli di proiettili striano a più riprese il silenzio.
Meno micidiali dell’aria che intirizzisce nera di neve,
fiocchi che trascorrono obliqui si accalcano, smettono e
riprendono;
li guardiamo vagare su e giù nella noncuranza del vento,
ma non succede niente.
Pallidi fiocchi con dita furtive ci palpano il viso
rannicchiati in buche, torniamo a sogni dimenticati,
fissando lo sguardo inebetito dalla neve,
in fondo a fossati più erbosi. Casi sonnecchiamo,
assopiti dal sole,
cosparsi di petali che gocciano di là dove il merlo fa chiasso.
Stiamo forse morendo?
I nostri fantasmi si trascinano lenti verso casa:
intravedono i fuochi semispenti,
incrostati di finte gemme rossoscure; stridono i grilli;
per ore gli innocenti topi gioiscono: la casa è tutta loro;
le imposte e le porte, tutte chiuse: per noi le porte son
chiuse, ritorniamo al nostro morire.
Poiché crediamo che non altrimenti possano ardere
teneri fuochi;
né mai soli sorridere schietti su bimbo, campo o frutto.
Il nostro amore teme per l’invincibile primavera di Dio;
per questo accettiamo di stare qui allo scoperto; perciò
siamo nati, perché l’amore di Dio pare stia morendo.
Stanotte, questo gelo avvinghierà noi e questo fango,
raggrinzendo molte mani, increspando fronti.
Il drappello dei seppellitori, impugnando vanghe e
picconi con mano tremante,
esita su volti appena noti. Hanno occhi di ghiaccio,
ma non succede niente.